Amatori Misto
Marco gioca nella squadra Amatori Misto e la prima volta che ho visto una loro partita mi sono chiesta se prima avesse frequentato il Karate. E´ sua abitudine, infatti, emettere un urlo liberatorio molto simile al Kiai quando schiaccia una palla che tocca terra nel campo avversario. Una volta, dopo aver segnato un punto, ha ricevuto un richiamo dall´arbitro per averlo fatto dirimpetto a un´avversaria, dopo che questa lo aveva deriso nell´azione precedente...
Gioco a pallavolo da circa 18 anni. Ho cominciato con il super mini-volley all´età di sette anni. Mia sorella, che è più grande di me, giocava a pallavolo e io andavo spesso a prenderla in palestra con mia mamma. E´ così che è nata la mia passione per questo sport. Da allora ho sempre coltivato questa passione, che è cresciuta con me. Ho cominciato a giocare con la Polisportiva Certaldo, poi, nel corso degli anni, ho cambiato un paio di società ma sono tornato con piacere a giocare con l´AP Certaldo. Ho smesso di giocare solo quando ho dovuto svolgere il servizio militare, dopodiché sono ripartito con un´altra società perché a Certaldo non c´era il numero sufficiente di iscritti per formare una squadra.
Quando la società Ap Certaldo ha avuto la possibilità di riformare la prima squadra maschile mi sono proposto ma eravamo in tanti e sono stato lasciato fuori per far posto ai più giovani. Ci sono rimasto molto male perché secondo me non lo meritavo; mi ritenevo (e mi ritengo) un buon elemento. A metà campionato circa la squadra si era quasi dimezzata e sono stato richiamato; inizialmente avrei voluto rifiutare in segno di protesta per l´ingiustizia subita ma poi non ho resistito ed ho accettato. Non me ne sono pentito, è stato un bellissimo campionato! La pallavolo mi ha dato la possibilità di vivere molte esperienze: prima divisione, serie D, fusione con altre società. Prima di giocare con gli amatori misto ho giocato per cinque anni nell´amatoriale maschile. Il passaggio dal maschile al misto è stata un´esperienza all´inizio un po´ strana ma piacevole. Ci siamo trovati subito bene, dopo le partite andavamo tutti a cena insieme, si è creato un bel gruppo. Nel campionato di quest´anno potevamo fare di più. Eravamo partiti molto bene, poi strada facendo sono sorti alcuni problemi, qualcuno ha dovuto lasciare il campo per problemi di salute, altri componenti hanno avuto grossi cambiamenti nel mondo del lavoro, gli allenamenti erano sporadici o con pochi elementi e così abbiamo perso un po´ della grinta e dell´unione che da sempre caratterizza la nostra squadra. Ultimamente, dopo una partita, mi sono trovato ad analizzare solo la mia singola prestazione in campo e mi consolavo dicendomi che avevo dato il meglio; questo non è bello... il nostro è uno sport di squadra. Penso che anche l´assenza di Giacomo, il nostro capitano, nella seconda parte di campionato abbia influito molto. E´ un elemento portante e importante all´interno della squadra e averlo in campo infonde forza e fiducia, almeno per quanto mi riguarda. Un´altra delle nostre "mancanze" è quella di non avere l´allenatore alle partite in trasferta. Sono grato a Goffredo per quello che fa, per l´impegno con cui lo fa e per la pazienza e sopportazione che dimostra nei nostri confronti. Ricordo che tutto quello che fa è gratuito e fatto solo in nome della passione che lo lega alla pallavolo. Persone così sono da ammirare e prendere da esempio. Tuttavia la sua mancanza in trasferta in qualche modo influisce sul gruppo. Carica di responsabilità alcuni elementi, ne rende suscettibili altri e tutto ciò fa sì che la carica emotiva e la concentrazione della squadra si alteri in maniera negativa. I progetti per la prossima stagione sono quelli di riformare la squadra e trovare nuovi elementi che possano integrarla e dare respiro a chi attualmente riveste ruoli che lo obbligano a giocare l´intera partita non essendoci in panchina giocatori che possano dare il cambio. Ci tengo a dire che nelle ultime partite la squadra sembra aver recuperato parte della grinta smarrita e quell´intesa che ci ha sempre distinto e ci ha permesso di divertirci e far divertire e creare così un piccolo ma costante pubblico che ci sostiene con passione.
scritto da Maria
Gioco a pallavolo da circa 18 anni. Ho cominciato con il super mini-volley all´età di sette anni. Mia sorella, che è più grande di me, giocava a pallavolo e io andavo spesso a prenderla in palestra con mia mamma. E´ così che è nata la mia passione per questo sport. Da allora ho sempre coltivato questa passione, che è cresciuta con me. Ho cominciato a giocare con la Polisportiva Certaldo, poi, nel corso degli anni, ho cambiato un paio di società ma sono tornato con piacere a giocare con l´AP Certaldo. Ho smesso di giocare solo quando ho dovuto svolgere il servizio militare, dopodiché sono ripartito con un´altra società perché a Certaldo non c´era il numero sufficiente di iscritti per formare una squadra.
Quando la società Ap Certaldo ha avuto la possibilità di riformare la prima squadra maschile mi sono proposto ma eravamo in tanti e sono stato lasciato fuori per far posto ai più giovani. Ci sono rimasto molto male perché secondo me non lo meritavo; mi ritenevo (e mi ritengo) un buon elemento. A metà campionato circa la squadra si era quasi dimezzata e sono stato richiamato; inizialmente avrei voluto rifiutare in segno di protesta per l´ingiustizia subita ma poi non ho resistito ed ho accettato. Non me ne sono pentito, è stato un bellissimo campionato! La pallavolo mi ha dato la possibilità di vivere molte esperienze: prima divisione, serie D, fusione con altre società. Prima di giocare con gli amatori misto ho giocato per cinque anni nell´amatoriale maschile. Il passaggio dal maschile al misto è stata un´esperienza all´inizio un po´ strana ma piacevole. Ci siamo trovati subito bene, dopo le partite andavamo tutti a cena insieme, si è creato un bel gruppo. Nel campionato di quest´anno potevamo fare di più. Eravamo partiti molto bene, poi strada facendo sono sorti alcuni problemi, qualcuno ha dovuto lasciare il campo per problemi di salute, altri componenti hanno avuto grossi cambiamenti nel mondo del lavoro, gli allenamenti erano sporadici o con pochi elementi e così abbiamo perso un po´ della grinta e dell´unione che da sempre caratterizza la nostra squadra. Ultimamente, dopo una partita, mi sono trovato ad analizzare solo la mia singola prestazione in campo e mi consolavo dicendomi che avevo dato il meglio; questo non è bello... il nostro è uno sport di squadra. Penso che anche l´assenza di Giacomo, il nostro capitano, nella seconda parte di campionato abbia influito molto. E´ un elemento portante e importante all´interno della squadra e averlo in campo infonde forza e fiducia, almeno per quanto mi riguarda. Un´altra delle nostre "mancanze" è quella di non avere l´allenatore alle partite in trasferta. Sono grato a Goffredo per quello che fa, per l´impegno con cui lo fa e per la pazienza e sopportazione che dimostra nei nostri confronti. Ricordo che tutto quello che fa è gratuito e fatto solo in nome della passione che lo lega alla pallavolo. Persone così sono da ammirare e prendere da esempio. Tuttavia la sua mancanza in trasferta in qualche modo influisce sul gruppo. Carica di responsabilità alcuni elementi, ne rende suscettibili altri e tutto ciò fa sì che la carica emotiva e la concentrazione della squadra si alteri in maniera negativa. I progetti per la prossima stagione sono quelli di riformare la squadra e trovare nuovi elementi che possano integrarla e dare respiro a chi attualmente riveste ruoli che lo obbligano a giocare l´intera partita non essendoci in panchina giocatori che possano dare il cambio. Ci tengo a dire che nelle ultime partite la squadra sembra aver recuperato parte della grinta smarrita e quell´intesa che ci ha sempre distinto e ci ha permesso di divertirci e far divertire e creare così un piccolo ma costante pubblico che ci sostiene con passione.
scritto da Maria
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