Elena...tra lo studio e la passione di una vita
INTERVISTA A : ELENA PINI
Palleggiatrice # 4
PALLEGGIATRICE DELLA SERIE C FEMMINILE
"Il silenzio in un battito d´ali accende sordo l´attimo fuggente di un rapporto intimo con il caso...variabile divina, valore assoluto, determinante e solida, in questo avvenente singolo atomo sperduto nell´universo,nel dolce abbraccio del suo splendido sorriso, tra le sue dita, nelle sue mani, scorre il futuro di una gara...una stagione...una vita."
Elena, 23 anni da compiere, mt 1,75 di freschezza . Sembra timida, seria e riservata, forse un po´ intimorita di fronte all´incognito che le proponiamo ma sono convinta che chi la conosce ce la descriverebbe come una ragazza dolce ed educata ma anche spumeggiante, divertente e... sorprendente.
Ho cominciato a giocare a pallavolo all´età di nove anni. Come tante altre bambine ho seguito l´esempio di alcune compagne di scuola che già frequentavano questo sport. In seguito loro hanno mollato mentre io sono ancora qui. E´ a Poggibonsi, mio paese natale e di residenza, che è cominciata la mia carriera pallavolistica.
Minivolley, super-minivolley, campionati giovanili. Ho partecipato ad alcune selezioni e per un anno ho giocato a Colle val d´Elsa, in prima squadra, campionato serie D.
Quattro anni fa sono stata contattata dall´ AP Pallavolo Certaldo e da allora gioco nella prima squadra femminile, campionato serie C e il mio ruolo è quello di Palleggiatrice. . Fino all´anno scorso ero il "secondo" di Laura Giolli, titolare della prima squadra. Ho fatto tanta panchina ma questo non mi è mai pesato. A tre mesi dalla fine del campionato Laura si è assentata per un lungo periodo per un bellissimo motivo: si è sposata e io ho avuto la possibilità di sostituirla ma purtroppo mi sono fatta male ad una caviglia e così non ho potuto giocare.
La sfortuna sembra perseguitarmi... quest´anno, dopo un ballottaggio iniziale, avrei dovuto giocare come titolare ma mi sono infortunata a Dicembre e ancora una volta ho dovuto seguire il campionato dalle tribune. Sono stati mesi difficili per tutti noi. In primis la squadra di per sé, dove le "vecchie" e "nuove" componenti dovevano imparare a conoscersi e interagire in campo. A questo aggiungiamo il nuovo allenatore, i nuovi metodi di allenamento, i nuovi ruoli, le formazioni in continuo mutamento. E poi gli infortuni e le molteplici infiammazioni muscolari che hanno messo tutti noi in serie difficoltà. Quando però hai al fianco delle persone di cui ti fidi e con le quali hai instaurato dei solidi rapporti e che come te amano ciò che fanno, riesci a superare le difficoltà e a due partite dalla fine del campionato direi che noi tutti siamo stati bravi poiché dopo un inizio che sembrava avere un solo ipotetico finale, abbiamo raggiunto dei buoni risultati. La squadra ha raggiunto un buon equilibrio,ha riacquistato grinta e sicurezza. Manteniamo il nostro posto in serie C, le infortunate hanno ricominciato con grande gioia ad allenarsi e gradualmente anche a rientrare in campo.
Guardare il campionato dalle tribune non è stato certo piacevole per me ma è stato anche un motivo di crescita interiore.
"per capire basta allontanarsi e guardare le cose da un po´ più lontano... sembreranno completamente diverse e molto più semplici da risolvere di quello che si pensava!"
In effetti ho visto e mi sono resa conto di cose, errori, azioni, che neanche dalla panchina puoi riuscire a comprendere, perché troppo presa dal gioco, dalla tensione, troppo coinvolta fisicamente ed emotivamente. Nonostante tutte le difficoltà sono contenta di come si sta concludendo il campionato. Per il futuro... "le stelle stanno in cielo i sogni non lo so". Spero di poter finalmente chiudere il capitolo "infortuni" e continuare a fare ciò che più amo: continuare a giocare a pallavolo, mantenere la nomina di Titolare,mantenere il mio posto nell´AP Certaldo, ma anche laurearmi presto ( ingegneria gestionale). Mi rimangono ancora degli esami. L´università è molto impegnativa ma riesco a conciliare bene le due cose e gli allenamenti sono anche un modo per scaricare la tensione e la stanchezza. Per questo motivo non mi sono mai pesati neanche quando il mio "ruolo" stava seduto in panchina!
Un grazie a qualcosa o qualcuno per quello che sei oggi
Grazie lo dico ai miei genitori. La famiglia non è come gli amici. Quelli te li scegli tu. I genitori no, ma se potessi scegliere, è loro che rinominerei. E´ grazie a loro se oggi sono qui e sono così e.... quando mia mamma mi dice: " Ele , ma uno spritz ti ci va?" sono gioie immense!!
Grazie Elena per la disponibilità e il tuo bellissimo sorriso.
scritto da Maria
Palleggiatrice # 4
PALLEGGIATRICE DELLA SERIE C FEMMINILE
"Il silenzio in un battito d´ali accende sordo l´attimo fuggente di un rapporto intimo con il caso...variabile divina, valore assoluto, determinante e solida, in questo avvenente singolo atomo sperduto nell´universo,nel dolce abbraccio del suo splendido sorriso, tra le sue dita, nelle sue mani, scorre il futuro di una gara...una stagione...una vita."
Elena, 23 anni da compiere, mt 1,75 di freschezza . Sembra timida, seria e riservata, forse un po´ intimorita di fronte all´incognito che le proponiamo ma sono convinta che chi la conosce ce la descriverebbe come una ragazza dolce ed educata ma anche spumeggiante, divertente e... sorprendente.
Ho cominciato a giocare a pallavolo all´età di nove anni. Come tante altre bambine ho seguito l´esempio di alcune compagne di scuola che già frequentavano questo sport. In seguito loro hanno mollato mentre io sono ancora qui. E´ a Poggibonsi, mio paese natale e di residenza, che è cominciata la mia carriera pallavolistica.
Minivolley, super-minivolley, campionati giovanili. Ho partecipato ad alcune selezioni e per un anno ho giocato a Colle val d´Elsa, in prima squadra, campionato serie D.
Quattro anni fa sono stata contattata dall´ AP Pallavolo Certaldo e da allora gioco nella prima squadra femminile, campionato serie C e il mio ruolo è quello di Palleggiatrice. . Fino all´anno scorso ero il "secondo" di Laura Giolli, titolare della prima squadra. Ho fatto tanta panchina ma questo non mi è mai pesato. A tre mesi dalla fine del campionato Laura si è assentata per un lungo periodo per un bellissimo motivo: si è sposata e io ho avuto la possibilità di sostituirla ma purtroppo mi sono fatta male ad una caviglia e così non ho potuto giocare.
La sfortuna sembra perseguitarmi... quest´anno, dopo un ballottaggio iniziale, avrei dovuto giocare come titolare ma mi sono infortunata a Dicembre e ancora una volta ho dovuto seguire il campionato dalle tribune. Sono stati mesi difficili per tutti noi. In primis la squadra di per sé, dove le "vecchie" e "nuove" componenti dovevano imparare a conoscersi e interagire in campo. A questo aggiungiamo il nuovo allenatore, i nuovi metodi di allenamento, i nuovi ruoli, le formazioni in continuo mutamento. E poi gli infortuni e le molteplici infiammazioni muscolari che hanno messo tutti noi in serie difficoltà. Quando però hai al fianco delle persone di cui ti fidi e con le quali hai instaurato dei solidi rapporti e che come te amano ciò che fanno, riesci a superare le difficoltà e a due partite dalla fine del campionato direi che noi tutti siamo stati bravi poiché dopo un inizio che sembrava avere un solo ipotetico finale, abbiamo raggiunto dei buoni risultati. La squadra ha raggiunto un buon equilibrio,ha riacquistato grinta e sicurezza. Manteniamo il nostro posto in serie C, le infortunate hanno ricominciato con grande gioia ad allenarsi e gradualmente anche a rientrare in campo.
Guardare il campionato dalle tribune non è stato certo piacevole per me ma è stato anche un motivo di crescita interiore.
"per capire basta allontanarsi e guardare le cose da un po´ più lontano... sembreranno completamente diverse e molto più semplici da risolvere di quello che si pensava!"
In effetti ho visto e mi sono resa conto di cose, errori, azioni, che neanche dalla panchina puoi riuscire a comprendere, perché troppo presa dal gioco, dalla tensione, troppo coinvolta fisicamente ed emotivamente. Nonostante tutte le difficoltà sono contenta di come si sta concludendo il campionato. Per il futuro... "le stelle stanno in cielo i sogni non lo so". Spero di poter finalmente chiudere il capitolo "infortuni" e continuare a fare ciò che più amo: continuare a giocare a pallavolo, mantenere la nomina di Titolare,mantenere il mio posto nell´AP Certaldo, ma anche laurearmi presto ( ingegneria gestionale). Mi rimangono ancora degli esami. L´università è molto impegnativa ma riesco a conciliare bene le due cose e gli allenamenti sono anche un modo per scaricare la tensione e la stanchezza. Per questo motivo non mi sono mai pesati neanche quando il mio "ruolo" stava seduto in panchina!
Un grazie a qualcosa o qualcuno per quello che sei oggi
Grazie lo dico ai miei genitori. La famiglia non è come gli amici. Quelli te li scegli tu. I genitori no, ma se potessi scegliere, è loro che rinominerei. E´ grazie a loro se oggi sono qui e sono così e.... quando mia mamma mi dice: " Ele , ma uno spritz ti ci va?" sono gioie immense!!
Grazie Elena per la disponibilità e il tuo bellissimo sorriso.
scritto da Maria
[]
[]
[]